Il report di We are social del 2025 permette di ottenere insights significativi riguardo ai motivi per cui usiamo i social media.

Quasi un terzo degli intervistati (31%) dichiara di utilizzare i social media per trovare ispirazione su cosa fare o acquistare, mentre il 22% direttamente per cercare specifici prodotti da acquistare. Quindi, quando non usiamo i social per svago o per rimanere aggiornati sull′attualità, si può dire che siamo disposti a scoprire qualcosa di nuovo da acquistare o da fare.

E dove avviene tutto questo? Praticamente a pari merito, Facebook e Instagram risultano le piattaforme social più utilizzate dagli intervistati (75%). In forte crescita, però, TikTok è ormai usato dal 44% degli intervistati.

Se agli intervistati viene chiesto quale sia la loro piattaforma preferita, i rapporti tra le varie app si fanno più delineati. Instagram viene scelta dal 23% degli intervistati, contro il 13% di Facebook e il 7% di TikTok.

Per farlo, devi conoscere i tuoi clienti e gli utenti delle differenti piattaforme. Riprendendo sempre i dati di We are social, possiamo individuare il differente uso che ogni fascia demografica fa dei social.

Facebook

Partiamo con Facebook, la cui base di utenti è così suddivisa:

• 18-24 anni: donne 3.3% e uomini 3.6%


• 25-34 anni: donne 9.4% e uomini 10.3%


• 35-44 anni: donne 9.6% e uomini 9.6%


• 45-54 anni: donne 10.5% e uomini 10.1%


• 55-64 anni: donne 9.2% e uomini 8.5%


• 65+ anni: donne 8% e uomini 7.8%

Come si può vedere, quindi, è vero: i giovanissimi snobbano un po′ Facebook. Tuttavia, questo non rende Facebook un social insignificante o prossimo al declino. Perché se è vero che è il social più usato da chi ha più di 35 anni, è altrettanto chiaro che rimane ancora una piattaforma di riferimento anche tra le persone d′età compresa tra i 25 e i 34 anni.

Instagram

Su Instagram, invece, la base utenti è suddivisa così:

• 18-24 anni: donne 11.4% e uomini 10%


• 25-34 anni: donne 11.6% e uomini 12.5%


• 35-44 anni: donne 9.3% e uomini 8.1%


• 45-54 anni: donne 9.7% e uomini 7.7%


• 55-64 anni: donne 6.8% e uomini 5.4%


• 65+ anni: donne 4.2% e uomini 3.3%

Instagram rimane molto usato tra gli over 35 ma, rispetto all′altro social di Meta, risulta molto più attraente per le persone d′età compresa tra 18 e 24 anni.

Molto interessanti sono, in questo caso, i dati sull′engagement generato dai post. La media per tutti i tipi di post, in relazione al numero di followers, è dello 0.60%. In questo caso, il formato che rende di più è il video, che con una media di 0.70% fa meglio di caroselli (0.50% e foto singola 0.55%).
Quando però confrontiamo l′engagement con la post reach (ovvero il numero di utenti che hanno visto un determinato post), il quadro cambia notevolmente. I reels risultano addirittura i meno coinvolgenti (3.95%), mentre al primo posto salgono i caroselli (4.20%).

Potremmo quindi dire che è vero, i video rappresentano un formato molto efficace perché il preferito dall′algoritmo di Instagram. Questo lo rende il formato ideale per chi vuole incrementare la notorietà del brand perché permette di raggiungere molte più persone. Tuttavia, se è al coinvolgimento che si vuole mirare, allora i caroselli risultano più efficaci.

TikTok

Passiamo a TikTok, che ormai è sempre meno il social dei giovanissimi. Di sicuro sono le persone d′età compresa tra 18 e 34 anni a rappresentare la fetta più grande di utenti, ma gli over 45 sono ormai una parte tutt′altro che trascurabile. Ecco una suddivisione per fasce d′età:

• 18-24 anni: donne 11.6% e uomini 11.6%


• 25-34 anni: donne 13.1% e uomini 11.6%


• 35-44 anni: donne 8.6% e uomini 7.8%


• 45-54 anni: donne 9.1% e uomini 7.8%


• 55+ anni: donne 9.8% e uomini 8.8%

Riassumendo, potremmo dire che ogni piattaforma ha le sue specificità, e che se Facebook e TikTok rappresentano rispettivamente i social ideali per raggiungere un pubblico più adulto e più giovane, Instagram si pone come una sostanziale via di mezzo. Avendo una base utenti abbastanza uniformemente suddivisa tra le varie fasce d′età, permette di raggiungere differenti tipi di pubblico in modo efficace.

Oltre a scegliere la piattaforma giusta, è essenziale capire come comunicare in modo efficace su ciascuna di esse. Il formato dei contenuti, il livello di interazione richiesto, la qualità delle descrizioni e la frequenza di pubblicazione giocano un ruolo chiave nel determinare il successo di una strategia social.

Formato
Abbiamo visto che il video è spesso il contenuto più spinto dagli algoritmi, ma non sempre è la scelta migliore in termini di coinvolgimento. Su Instagram, per esempio, i caroselli risultano più efficaci nel generare interazioni rispetto ai reels. Su TikTok, invece, il formato video breve è il cuore dell′esperienza utente ed è difficile ottenere visibilità senza adottarlo. Facebook, d′altro canto, si presta bene a formati più vari: dai post testuali agli articoli, fino ai video, che funzionano soprattutto se di lunga durata.

Interazione
L′engagement varia in base al formato e alla piattaforma. Su Instagram, un post con più slide spinge l′utente a scorrere e interagire più a lungo, aumentando il tempo di permanenza. Su TikTok, la sfida è catturare l′attenzione nei primi secondi per evitare lo scroll immediato. Facebook, invece, favorisce le discussioni nei commenti e le condivisioni, rendendo i post testuali o le domande aperte molto efficaci per stimolare il dibattito.

Descrizioni
Il copy gioca un ruolo cruciale nel determinare il coinvolgimento. Su Instagram e TikTok, descrizioni brevi e dirette, magari accompagnate da emoji e hashtag pertinenti, aiutano ad attirare l′attenzione senza appesantire il contenuto. Su Facebook, invece, i testi più lunghi funzionano bene, soprattutto quando raccontano storie o esperienze personali che invitano alla partecipazione.

Frequenza di pubblicazione
Infine, la costanza è fondamentale. Su TikTok, la pubblicazione frequente (anche giornaliera) aumenta le probabilità di finire nei "Per Te". Su Instagram, una media di 3-4 post a settimana è un buon equilibrio tra visibilità e qualità. Su Facebook, invece, l′interazione organica è calata negli anni, quindi è più efficace puntare su contenuti meno frequenti ma più curati e sponsorizzati per raggiungere un pubblico più ampio.

Conclusione
Non esiste una strategia unica valida per tutti: la chiave sta nel conoscere il proprio pubblico e adattare i contenuti in base alle caratteristiche di ogni piattaforma. Il formato, l′interazione, la scrittura e la frequenza devono essere ottimizzati per massimizzare i risultati e rendere i social un vero strumento di crescita per il brand.