Cos′è la SERP e come funziona.

Il primo passo è fare chiarezza in merito ad alcuni acronimi che, per chi ha già fatto qualche ricerca sul tema, potrebbero essere risultati di difficile comprensione. La pagina con l′elenco dei risultati a seguito di una determinata ricerca si chiama SERP (dall′inglese Search Engine Results Page) e contiene tutto ciò che è presente su internet in relazione alle parole chiave contenute nella cosiddetta query, ovvero nel testo che l′utente ha inserito nella barra di ricerca di Google.

Ciò che ha decretato il successo planetario di Google negli anni è proprio la superiorità del suo algoritmo nello strutturare la pagina dei risultati, in cui gli utenti hanno riscontrato contenuti utili alle loro attese. Ma come fa l′algoritmo di Google a ordinare in modo così pertinente i risultati?

Il processo si svolge in tre fasi:

1. Scansione: in questa fase, un programma denominato Googlebot scandaglia il web per rilevare le pagine esistenti e avere la possibilità di accedervi per analizzare il contenuto.
2. Indicizzazione: ora Googlebot provvede ad analizzare il contenuto dei siti web scansionati. Per farlo, presta attenzione soprattutto al contenuto dei testi e della nominazione dei file di video e immagini.
3. Pubblicazione dei risultati di ricerca: quando un utente effettua una ricerca, l′algoritmo di Google recupera tutte quelle pagine che, precedentemente scansionate e indicizzate, corrispondono ai termini di ricerca inseriti dall′utente. A questo punto, provvede a organizzare i risultati nella SERP, secondo criteri di qualità (che vedremo a breve) e di pertinenza (anche geografica: la ricerca "ristorante vicino a me" dà risultati diversi per un utente di Roma rispetto a uno di Milano).

Compreso il funzionamento di Google, può essere utile soffermarsi sulle strategie da adottare per migliorare il proprio posizionamento sul motore di ricerca. Una prima strategia, di immediata comprensione, è la SEM (Search Engine Marketing): si studiano degli annunci di tipo pay per click con cui apparire in cima ai risultati di ricerca.

La SEO (Search Engine Optimization) ha un approccio diverso, cerca di migliorare il posizionamento di un sito agendo su tutti i fattori di cui Google tiene conto per determinare il posizionamento. In questo caso, i costi risiedono nel fatto che ci si deve affidare a un esperto SEO, date le elevate competenze tecniche necessarie in alcune specifiche modifiche. Il rischio più grande è però un altro, legato alla precarietà di un approccio di questo tipo: ogni 5/6 mesi Google rilascia i cosiddetti core update, ovvero degli aggiornamenti che intervengono sull′operatività di Googlebot. Sono particolarmente temuti dagli esperti SEO perché rischiano di vanificare mesi di lavoro, facendo precipitare un sito di diverse posizioni.

Non intendiamo, però, demonizzare la strategia SEO, che anzi può certamente dare un contributo importante al posizionamento di un sito. Ci soffermeremo, quindi, su quegli interventi che, gratuitamente e senza particolari competenze tecniche, possono incidere sulla visibilità online del tuo sito e della tua attività.

Cosa determina il posizionamento: i fattori on-site

É innegabile che un buon sito web, ben progettato e organizzato in ogni sua sezione, possa dare uno slancio notevole alla tua visibilità su Google. Ci sono alcuni interventi che puoi mettere in atto all′interno del sito stesso e che possono renderlo più visibile online.

Un elemento importante è sicuramente l′architettura generale del sito e la sua organizzazione interna in sezioni ben suddivise e opportunamente segnalate da una titolazione accurata. Attribuire a ogni pagina una funzione e un tema specifico facilita la navigazione degli utenti e, di conseguenza, migliora il posizionamento del sito, dato che Googlebot tende a privilegiare i contenuti che piacciono agli utenti.

Per lo stesso motivo, incide positivamente sul posizionamento di un sito web anche una struttura mobile-friendly: gran parte degli accessi al web, infatti, avviene ormai tramite smartphone. Un sito che si adatti in modo fluido alle differenti dimensioni degli schermi risulta più agevole da usare.

Un altro importante fattore per Googlebot è rappresentato dalla velocità di caricamento: l′algoritmo che dispone i risultati di ricerca, infatti, tende a privilegiare le pagine con tempi di caricamento rapidi. Per questo motivo, devi porre attenzione in particolare ai contenuti multimediali come video e immagini: l′obiettivo deve essere quello di trovare il giusto compromesso tra la qualità e la dimensione del file.

Andando ancora di più nello specifico, sempre in riferimento ai file multimediali, è importante aiutare Googlebot a comprendere il contenuto di questi elementi. Per questo motivo, accertati che ogni file multimediale all′interno del tuo sito sia rinominato con parole chiave pertinenti.

Infine, assicurati di creare contenuti interessanti e di qualità, in cui mettere in mostra tutte le tue conoscenze e la tua esperienza nel settore. Imposta un piano editoriale ben definito, che possa mantenere il tuo sito sempre aggiornato.

Cosa determina il posizionamento: i fattori off-site

Si tratta di interventi prevalentemente esterni al sito e che, quindi, possono migliorare la visibilità anche di chi non ha un sito web ma vorrebbe comunque incrementare la propria presenza online.

Un aspetto di cui tenere conto è rappresentato dai backlink, ovvero i link che rimandano alle pagine del nostro sito. Più Google reputa autorevoli queste "citazioni", più ne beneficerà anche la nostra autorevolezza. Ottenere backlink, però, è tutt′altro che semplice: il modo migliore è certamente quello di produrre contenuti di qualità, sul blog per esempio, che possano risultare interessanti per gli utenti e per i media.

Alcuni interventi possono essere effettuati anche in assenza di un sito web. Uno strumento utilissimo, infatti, è il profilo Google My Business. Curare e aggiornare con continuità il tuo profilo attività su Google può dare uno slancio importante alla tua visibilità online, soprattutto nel caso di ricerche di tipo local.

Un ultimo aspetto di cui tenere conto è quello delle recensioni. Google ne tiene conto nell′organizzare i risultati di ricerca e avere un profilo ben recensito può davvero fare la differenza nel tuo posizionamento.

Considerazioni finali e consigli pratici

Ecco tre consigli pratici con cui puoi, gratuitamente, migliorare la tua visibilità online:

1. Punta sulle recensioni: una buona reputazione online fa davvero la differenza agli occhi dell′algoritmo. Quando un tuo cliente è soddisfatto, invitalo a lasciarti una breve recensione. Se non lo hai già fatto, cliccando qui potrai accedere al nostro strumento gratuito con cui potrai scaricare il tuo QR Code personalizzato per la tua attività e invitare i tuoi clienti più entusiasti a recensirti su Google!

2. Crea contenuti interessanti e di qualità: se hai una sezione blog sul tuo sito web, assicurati di pubblicare con regolarità contenuti interessanti, pertinenti per il tuo settore, che rispondano ai dubbi e alle domande dei tuoi clienti. Così facendo, aiuti Google ad acquisire maggiori informazioni sul tuo settore operativo e, allo stesso tempo, crei contenuti di interesse per i tuoi clienti. Se ritieni di non avere il tempo per creare un piano editoriale ben strutturato e con pubblicazioni frequenti, attraverso il form sottostante potrai contattarci e rivolgerti ai nostri tecnici certificati Google per la stesura di un piano editoriale curato e professionale.

3. Fai leva su parole chiave pertinenti per il tuo settore e per la tua zona: l′algoritmo di Google dispone i risultati di ricerca basandosi sulle parole chiave che l′utente inserisce nella query. Assicurati di centrare le parole chiave determinanti per il tuo ambito lavorativo e nella tua zona d′interesse. Cliccando qui puoi accedere al nostro strumento gratuito che ti aiuterà a identificare quali sono, così da basare su di esse la tua strategia.